mercoledì 30 gennaio 2019

VERANDA O TENDA-VERANDA?

Volete "isolare" il vostro balcone dagli agenti atmosferici, sentite sempre più parlare delle tende-veranda e siete indecisi se installarle o optare per la classica veranda?
In questo post analizzerò le due opzioni cercando di farvi valutare i pregi ed i difetti di entrambi.

DESCRIZIONE

LA VERANDA

Veranda

Veranda in un condominio
Manufatto leggero formato da pareti trasparenti verticali, all'occorrenza anche orizzontali, con una struttura portante in legno, pvc, alluminio o ferro e può avere delle aperture a battente, a scorrimento o a vasistas.
Determina una modifica esterna della facciata dell’edificio e pertanto viene classificato come un vero e proprio "ampliamento" ma è privo di individualità propria, in quanto destinato a integrare il restante edificio.

LA TENDA-VERANDA

Tenda-veranda con tenda da sole incorporata
Tenda-veranda
Chiamata anche pergo-tenda o termo-tenda è costituita da pannelli in plastica o pvc di ridotto spessore che vanno a coprire lateralmente, o anche orizzontalmente, il balcone o il terrazzo.
Può avere una struttura portante laterale in alluminio per lo scorrimento dei pannelli oppure essere ancorata alla soletta del balcone soprastante o cornicione.
E' una struttura leggere removibile con un sistema di apertura a scorrimento su dei giunti laterali e barre frangivento orizzontali per mantenerla salda.

LE DIFFERENZE


IL MIGLIORAMENTO ENERGETICO

C'è una dissonanza originaria tra i due prodotti: l'efficienza energetica.
La veranda tratterrà maggiormente il calore e lo disperderà con minore velocità aumentando la temperatura del balcone e dei vani che lo circondano di almeno 1 grado, mentre la tenda-veranda non potrà darvi nessuna prestazione energetica, ma potrà proteggervi dalla pioggia e dal vento permettendovi di stendere comodamente nel balcone. Inoltre la pergo-tenda se abbinata ad una tenda da sole ha la peculiarità di cambiare utilizzo a seconda delle stagioni: protegge dai raggi solari in estate e ripara dalla pioggia in inverno.
Palazzo con tende-veranda

DETRAZIONI FISCALI

Potrà sembrare incoerente con il punto precedente ma le termo-tende usufruiscono della detrazione fiscale 65% per miglioramento energetico mentre le verande possono ricadere nelle detrazioni 50% se affiancate ad opere di manutenzione straordinaria.

IL COSTO

Anche il prezzo ha il suo peso: la veranda ha un costo maggiore ma ha una durata altrettanto migliore.

PRATICHE EDILIZIE/CATASTALI NECESSARIE

Per la veranda occorrerà, prima della posa, depositare una denuncia inizio lavori (ora SCIA) all'ufficio tecnico del vostro Comune competente, redatta da un professionista (per esempio un geometra) corredata dal disegno che indicherà le varie aperture, dimensioni, colore, materiale e verifiche igienico sanitarie in merito all'aero-illuminazione dei vani limitrofi e della veranda stessa.
Attenzione: se il vostro immobile fa parte di un condominio, questo progetto sarà presentabile ed eseguibile solo con  il consenso degli altri condomini (per alcuni Comuni) o se rispecchierà fedelmente il "progetto tipo verande" precedentemente depositato dall'intero condominio (per altri Comuni). Questo per evitare di vedere palazzi con mille tipologie e colori differenti di verande.
Palazzo con verande uguali
Ogni comune ha i propri regolamenti edilizi da rispettare.

Se questo progetto tipo non è mai stato depositato bisognerà accertarsi che non sia vietato nel proprio regolamento di condominio e poi procedere con la proposta in assemblea e l'esecuzione mediante la redazione di pratica comunale redatta sempre da un professionista abilitato (sempre un geometra).
Palazzo con verande diverse
Dopo la posa della veranda occorrerà far eseguire l'apposita variazione catastale dal vostro professionista, questo potrà farvi aumentare la rendita catastale di circa mezzo vano poichè la veranda è una vero e proprio ampliamento della superficie commerciale/erariale/fiscale dell'immobile.
Per quanto riguarda la "termo-tenda" invece non occorrerà alcuna comunicazione, ne in Comune né in catasto in quanto non può definirsi una costruzione.


mercoledì 23 gennaio 2019

QUAL'E' LO STILE GIUSTO PER LA MIA CASA?

Avete comprato casa e ora dove arredarla? Avete un sacco di idee o ne siete completamente sprovvisti? Non sapete quale stile scegliere o non sapete qual'è lo stile che faccia al caso vostro?


In questo post vi elencherò le 4 regole da seguire per trovare lo stile adatto alla vostra nuova abitazione!

LE VOSTRE ESIGENZE

Partiamo dall'inizio: cosa volete dalla vostra nuova casa?
Volete creare un rifugio per rintanarvi dopo una giornata stressante di lavoro oppure volete creare un ambiente caldo, romantico e accogliente per mettere su famiglia, o ancora volete sedervi nel vostro salotto moderno sorseggiando il vostro vino preferito ed organizzare cene gourmet con i vostri amici?

E' importantissimo capire che atmosfera volete creare ed è proprio da qui che dovrete partire.
Come vi ho elencato nel mio ultimo post ci sono tantissimi stili di arredamento ed ogni stile è caratterizzato oltre che da "regole" anche dal clima particolare; starà a voi individuare da subito di cosa avrete bisogno.
Praticità, confort, eleganza, funzionalità, calore, romanticismo...

VALUTARE LO STILE DELL'EDIFICIO 


Nulla è impossibile, però vi garantisco che se il vostro appartamento è un attico in un palazzo high-tech costruito nel 2017 insediarci un arredamento shabby chic stonerebbe parecchio; oppure immaginatevi ad entrare in una baita di montagna con le finestrelle in legno intagliate arredata al suo interno con uno stile industriale o minimalista, capite che sono contrasti forti che io personalmente vi consiglierei di evitare.

TENERE CONTO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI E DEI RIVESTIMENTI ESISTENTI
Salotto classico

Gli elementi architettonici come le modanature, volte, travi in acciaio o camini saranno i pilastri portanti per partire.
Se avete un camino importante e stucchi preziosi potrete inserire uno stile classico o moderno classico.
Salotto classico-moderno
Se avete delle travi a vista in acciaio sicuramente lo stile industriale farà al caso vostro.
Cucina stile industriale
Se invece troverete un bel parquet chiaro potrete abbinarci un arredamento shabby o scandinavo.
Sala da pranzo shabby
IL GUSTO PERSONALE

Ho lasciato per ultimo questo aspetto appositamente perchè è fondamentale che il vostro gusto non influenzi eccessivamente il vostro stile nell'arredare la casa.
Per evitare contrasti forti, abbinamenti sbagliati o addirittura un miscuglio di stili è importante partire prima dai punti indicati precedentemente.



Ricordatevi che gli arredi sono come dei vestiti:vanno indossati nel contesto adeguato aggiungendo il proprio tocco personale.

mercoledì 16 gennaio 2019

STILI DI ARREDAMENTO

Vintage, shabby chic, scandinavo? Sentite continuamente parlare di stili differenti? Vi affascina il mondo dell’arredamento, ma non sapete distinguere le varie caratteristiche? Ecco una breve guida sugli stili più in “voga” nell’interior design.

CLASSICO MODERNO
Partiamo dalla base, linee regolari, sobrie con arredi tradizionali e funzionali renderanno questo stile l’intramontabile classico: parquet con muri total white, velluto, tendaggi dalle linee semplici e colori monocromatici doneranno eleganza ai vostri ambienti.


VINTAGE
La parola d’ordine è “collezionismo”, dagli anni ’20-’30 fino agli anni ’80-’90, tutto ciò che ci ricorda il passato è un must-have.
Lampade, cuscini, soprammobili, tavoli o credenze, ricavati in qualche soffitta, dalla nonna o in qualche mercatino; il risultato? L’unicità.

 SCANDINAVO
Linee geometriche e pulite abbinate al legno, lana e lavorazioni tradizionali, questo stile nord europeo sta prendendo sempre più spazio nel nostro Paese.
La scelta dei colori è molto rigida ma il colore dominante è il bianco, affiancato dai materiali puri come il marmo, la pietra ed il legno ed anche se viene caratterizzato da linee sobrie ed eleganti ha un effetto caldo e accogliente.
BOHO CHIC

Si afferma negli anni 2000 e proprio come leggiamo dal nome deriva dallo stile Bohemien, a differenza dello scandinavo, è caratterizzato dall'assenza di linee guida;  è una continua ricerca del proprio essere e nasce dall'espressione di libertà dello spirito.

In questo stile troviamo colori freschi, eccentrici e spensierati con suggestioni Hippie.
Fate attenzione a non esagerare troppo con il colore e l'oggettistica perchè qui si fa in fretta ad incappare nella confusione!

INDUSTRIAL
Qui abbiamo come protagonista l’anima dei materiali lasciati grezzi e puri, superfici ruvide che presentano graffi, finiture cromatiche non omogenee, materiali che rivelano la loro natura autentica.
E’ uno stile che va molto di moda nei negozi, ristoranti e loft, derivando proprio dagli edifici industriali abbandonati e recuperati.
SHABBY CHIC
Il suo successo è oramai consolidato ed il suo acronimo è: Vissuto ed elegante.
I materiali utilizzati sono il legno ed il lino, una regola fondamentale sono i colori tenui e pastello, predominano però il beige, il tortora, il grigio ed il bianco.
La parola d’ordine è RECUPERARE!
Vengono stravolte le funzioni degli oggetti: un secchio esterno può essere utilizzato come porta giornali, una botte come tavolino ed un vecchio armadio come credenza in salotto.
L’aria che si respirerà sarà sicuramente accogliente e romantica.
URBAN JUNGLE

E’ il più recente degli stili, infatti diventa la tendenza della primavera/estate nel 2016, come dal nome ha un’impronta “selvaggia”; nelle case tornano di moda la carta da parati ma con motivi tropicali e arborei, nelle sale da pranzo approdano fantasie floreali sui tendaggi, tappeti e cuscini, tavolini in legno e  cesti di vimini. 
Sboccia improvvisamente la voglia di essere avvolti da una vegetazione selvaggia in cui la natura è protagonista…però in città. 

mercoledì 9 gennaio 2019

SOTTOTETTO, CHE PASSIONE!


Una piccola tana al sicuro, romantica, intima, accogliente, dove rifugiarsi guardando le stelle…a chi di voi non è mai capitato di sognare di abitare in un meraviglioso sottotetto?

Su internet, nelle riviste, in tv o nei film, siamo circondati da immagini e foto di queste mansarde incantevoli con design all'avanguardia, abbaini da sogno e velux che ci fanno toccare il cielo con un dito, ma molto spesso poi, quando ci troviamo ad un passo dalla realizzazione, veniamo travolti da milioni di spese, accortezze e criticità.
In questo post vorrei elencarvi gli aspetti da valutare, i pregi e i difetti nell'avere e abitare un sottotetto.
IL SOTTOTETTO DEVE ESSERE ABITABILE

Per abitare in un piano sottotetto/mansardato bisogna verificare che esso sia stato reso abitabile, ovvero sia stato autorizzato in comune ed in catasto (entrambe le autorizzazioni, non basta il catastale, mi raccomando!).
Per rendere abitabile un sottotetto bisognerà richiedere delle concessioni edilizie, pagare degli oneri di urbanizzazione e costi di costruzione, ma cosa più importante, avere le caratteristiche dimensionali adeguate, superfici, altezze e rapporti di aero-illuminazione, pertanto dovrete consultare un tecnico che vi seguirà in tutta la progettazione, calcoli e accatastamento.
ISOLAMENTO
Ricordate sempre: chi più spende,meno spende!

Una spesa che non potete tralasciare è quella relativa all'isolamento termo-acustico delle pareti e del tetto, un sottotetto ben isolato vi farà risparmiare sul riscaldamento!

FINESTRE, LUCERNARI E ABBAINI
Un esempio di abbaino
Nel nord-europa ormai l’abbaino è la norma, qui da noi è un must-have, vi regalerà spazio in altezza, maggiore luce e porterà accoglienza e calore.
L'unico difetto degli abbaini è costituito dagli angoli che si vengono a creare perché difficili da arredare.
 Da non sottovalutare i velux, le finestre sul tetto che vi permetteranno di guardare le stelle sdraiati comodi sul vostro divano…che meraviglia!
Come nel punto precedente optate per dei serramenti termo isolanti per avere le migliori prestazioni energetiche dal vostro immobile.
Abbaino visto dall'esterno
LE SCALE
 Per collegare il sottotetto alla vostra abitazione all'ultimo piano dovrete sicuramente optare per una scala, ecco, questa scala ed il foro che si creerà sulla soletta interpiano dovranno essere calcolate da un professionista (uno strutturista) e la scala dovrà avere determinate dimensioni.

Si può optare per delle scale a chiocciola, a elica, ad L o a pianta quadrata, sempre rispettando le normative vigenti: il tecnico progettista che vi seguirà vi darà delle indicazioni in merito e vi aiuterà spiegandovi cosa si può o non può eseguire.

Bene, questi sono i punti fondamentali da cui partire, ora veniamo alla parte più spinosa: i difetti ed i pregi di un sottotetto.
I difetti sono rappresentati dai costi di manutenzione: i serramenti, le scale, l’isolamento sono tutte spese impegnative, alle quali si aggiungono i costi del mobilio che quasi sempre dovrà esser fatto su misura.
Una delle criticità nel vivere le mansarde (quando non sono presenti degli abbaini) riguarda l’aspetto pratico e quotidiano, ovvero la mancanza di balconi.
I pregi ovviamente sono l’aspetto estetico, la disposizione dei vani inusuale, gli arredamenti peculiari, l’ultimo piano, le viste da sogno lontano dai rumori e dallo smog..

Vivere sui tetti come nei film parigini è  romantico ed alla fine è questo che ci fa dimenticare tutti gli aspetti negativi!